domenica 20 marzo 2016

Siamo alla Zia Cesira



Enrico Brizzi si pronuncia sulla street art bolognese (sui fatti, vedi qui, e qui) affidando la sua opinione alla "Zia Cesira": artificio originale e materiale per grande letteratura.

Molti anni fa, nel suo primo romanzo che ebbe una certa fortuna, Brizzi scrisse delle "carlotte" bolognesi. Era una descrizione divertente e azzeccata, parve a me, dell'eterno fighettismo da buoni licei cittadini. A Bologna il tempo passa e le carlotte, diventando zie, cambiano nome in cesire. Ma è lo stesso materiale umano e letterario.

Io non propongo di "uccidere il chiar di luna", come fece Marinetti, e alla zia del Brizzi, se pur credo fittizia, auguro ogni bene. Del resto, questa città la devi prendere sorridendo e così com'è, con le sue eterne carlotte, cesire ed enrichi, tra loro indistinguibili.

(nella foto dell'affresco di Blu di Bologna: trova la Zia Cesira)

Dalla scintilla all’incendio. La Street art e mia zia Cesira, di Enrico Brizzi, il Corriere di Bologna, 20 marzo 2016.

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