domenica 12 ottobre 2014

Domeniche da diporto

Certi giorni sono molto avventurosi; altri, no. Talvolta, si spacca il mondo, se ne inclina l'asse di rotazione e si incasina la precessione degli equinozi. Certe domeniche, invece, al massimo ci si spinge a piedi sino a Parco Cavaioni. Con la macchina fotografica, per darsi un tono; col gps, per convincersi che c'è qualcosa d'avventura; ma è solo una domenica da diporto.



Da Via Saragozza, per un gran cancello, si entra nel parco di Villa Spada. C'è anche un bel giardino all'italiana.



Una statua. Sarà Ercole?



Prima di uscire dal parco e proseguire, c'è la collina di Windows.



Si sale sul parco San Pellegrino, da dove si vede tutta la fascia nord-ovest della città. Ci sono tanti alberi da frutta, di cui, quando è stagione, amo abusare.



Una strada privata, tra case di ricchi, è quasi in cima al contrafforte che divide il fiume Reno dal torrente Ravone. La chiesa di Casaglia è poco sopra il torrente.



San Luca è oramai alle spalle.



Non so perché ma mi è presa questa cosa dei campi arati. Era pieno di campi arati, oggi. Dev'essere stagione.



Usciti dal parco, e dalla strada privata, si procede per qualche chilometro sull'asfalto, ogni tanto incontrando case così.



Infine, si raggiunge l'apice della camminata, parco Cavaioni. Un luogo in passato molto vissuto dai bolognesi, usato per fare tante cose che qui non vale la pena trattare.



Da parco Cavaioni parte il sentiero che percorre il fondo valle del torrente Ravone. A un certo punto ho abbandonato il sentiero, ho guadato l'acqua e sono risalito di nuovo verso la chiesa di Casaglia.



Son risalito al bordo di un altro campo arato. Quanti campi arati, oggi. Chissà cos'era.



Parco Cavaioni e ritorno, prati, macchia fitta, attorno al torrente, e campi arati. Al ritorno, mentre scendevo dal parco San Pellegrino, ho incontrato Rosalia e una sua amica, "noi andiamo su, ai 300 scalini, c'è un'aperitivo. Forse. Hai visto se c'era nessuno?", "No. io torno giù". Evanescente. Al termine il contachilometri dice, quasi venti, ma non sembra. In queste giornate, è tutto tenue, sottovoce, e non lascia il segno.

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