venerdì 4 ottobre 2013

MAST / 2



Sono di parte perché uno dei realizzatori del Mast è mio amico - mentre i lavori procedevano in gran segreto, qualche tempo fa, nel corso di un periodico aperitivo al Bricco d'Oro ("il miglior Martini cocktail fuori da Manhattan"), mi aveva raccontato cosa bolliva in pentola.

Che un privato (Isabella Seragnoli) abbia costruito tutto questo, per quel che capisco interamente coi suoi soldi, è una cosa non solo bella, ma quasi incredibile. Il MAST potrebbe essere uno strumento per sparigliare un po' le carte, non solo in città, e per fare qualcosa di nuovo. Sottolineo, per "fare", che di dibattiti inutili e autoreferenziali non se ne può più.

Con cotanto albero ("mast", appunto), potranno navigare anche senza la benedizione della città. Il mondo è grande, e Bologna oggi è minuscola.

Seragnoli: «Per il Mast nessun sostegno dalla città», Redazione, Corriere di Bologna, 4 ottobre 2013.

Nessun commento:

Posta un commento