venerdì 23 dicembre 2011

Ipertesto ardito # 1




"Manchi da molto da Bologna. Ti porto allora da Ambasciatori, l'aggiunta più radical-chic degli ultimi anni". "Va bene. Radical chic è americano, un mio amico inglese avrebbe detto champagne socialist."

"Si. Radical-chic fu coniato da Tom Wolfe. E da qui partono dei collegamenti. Ora vedi tu, se devo continuare continuo, ma ho bisogno di un po' di tempo. Viene fuori un ipertesto; confuso, che non mi sono preparato a casa - ah! se avessi saputo. Che figura che farei! Altrimenti, cambiamo discorso. Decidi tu."

"Procedi, e io però prendo nota sulla tovaglietta. Quella con la patacca di ragù, non la tua che è pulita".

Così ieri. La tovaglietta di carta scura, da osteria, ha registrato un quadro impreciso. E' mio dovere chiarire.

Tom Wolfe scrisse The Electric KoolAid Acid Test nel 1968. Il libro, "not simply the best book on hippies… [but also] the essential book" narra le avventure dei Merry Pranksters.

L'ispiratore dei Merry Prankster fu Ken Kesey, "too young to be a beatnik, and too old to be a hippie" e raccordo tra generazione beat e hippie.

Nel 1959 Kesey partecipò alle sperimentazioni con LSD (spesso, a soggetti ignari) all'interno del progetto MKULTRA finanziato dalla CIA. Lì dentro vide le schifezze che gli servirono per scrivere Qualcuno volò sul nido del cuculo, da cui fu tratto il film con Jack Nicholson.

Coi soldi dei diritti d'autore si trasferì a La Honda, California, sulle montagne a sud di San Francisco. Vi passai in auto, in quasi-pellegrinaggio, alla guida della mia Honda. Un pellegrinaggio per assonanze.

La Honda fu la base dei Merry Prankster: "On June 17, 1964, Kesey and 13 Merry Pranksters boarded "Further" at Kesey's ranch in La Honda, California, and set off eastward". "Further" era l'autobus. Dentro, un frigorifero pieno di LSD. Alla guida di "Further" vi era niente meno che Neal Cassidy.

Cassidy ispirò a Kerouac il personaggio di Dean Moriarty in On the road.

Lessi "sulla strada" molti anni fa e ricordo Dean con affetto. Teppista, skid row a Denver; parcheggiatore fenomenale (chissà perché, scolpiti in testa, rimangono i dettagli irrilevanti); ladro geniale (come si ruba un pallone in un supermercato? esci giocandoci, come se nulla fosse. Ah, i dettagli irrilevanti).

Nel girovagare, Kerouac incontra Old Bull Lee, che gli chiede se vuol provare il suo accumulatore di orgoni. Un'invenzione di Reich.

Wilhelm Reich fu uno psicanlista austriaco. Negli anni '20 collaborò con Freud, e nel '27 scrisse Die Funktion des Orgasmus : Zur Psychopathologie und zur Soziologie des Geschlechtslebens. Il libro, che mi fregio di possedere (nella sua traduzione in inglese), non contribuì a farlo amare dai nazisti. Così, nel 1933, dalla Germania, dove viveva, fuggì negli Stati Uniti.

Nel dicembre del 1944 Reich ritenne di esser riuscito a provare l'esistenza degli orgoni. Nel 1957 morì in carcere, perseguitato da CIA, FBI, e forse anche dai marziani.

E' possibile costruire un accumulatore di orgoni seguendo il progetto originale di Reich. Mi piacerebbe montarne uno nel mio giardino, e sino ad ora solo mi ha trattenuto il non possedere un giardino.

Amo tutte le macchine bizzarre, e quindi anche il Theremin, lo strumento musicale elettronico inventato da Leo Theremin, nato a San Petroburgo nel 1896. Nel video in alto, l'inventore suona il suo strumento, modificando opportunamente, con le mani e col corpo, il campo elettromagnetico attorno ad esso.

Anche il theremin può essere costruito, o acquistato, per 300 Euro o giù di lì. Non c'è bisogno di un giardino per suonare il theremin e prima o poi me ne procurerò uno.

Nei fatti, sono convinto che il modo migliore per suonare un theremin sia dentro a un accumulatore di orgoni. Meditando, mentre le mani modificano il campo elettromagnetico dello strumento a produrre una musica struggente, e mentre il corpo si rafforza con gli orgoni raccolti dal cosmo. Ricostruendo mentalmente ipertesti arditi, come quello punteggiato dai Merry Prankster e Kesey, da Dean Moriarty, a chiacchierare nei boschi attorno a La Honda, in fondo alla strada che ti ci porta serpeggiando da Palo Alto. In silenzio, pensando agli interminati spazi pieni di invisibili orgoni, ai sovrumani silenzi, e la profondissima quiete (...).

..

Ecco, questo è l'ipertesto come te l'avrei voluto esporre. La prossima volta che passerai da Bologna, cara Chiara, mi preparerò meglio, così sulla tovaglietta unta troverai un disegno completo. Poi, ti accompagnerò da Ambasciatori, che è l'aggiunta più radical-chic degli ultimi anni.

A proposito, a coniare il termine "radical-chic" fu Tom Wolfe, nel 1970. Raccontava un party che Leo Bernstein organizzò per le Pantere nere. Ora, in quel party...


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