venerdì 6 luglio 2007

La lunghetta marcia

Un corollario di questa lunga marcia, per colmare quel che manca della Grande Escursione Appenninica – dal Passo dei Due Santi, in Liguria, sino all’invitta Bocca Trabaria. Con l’idea che le cose iniziate poi si finiscono, o almeno si continuano.

 


 


Il percorso


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Da un monte a fianco di Premilcuore sino a Bagno di Romagna, passando per il lago di Ridracoli, il monastero di Camaldoli e poi quello di La Verna.


 


Insegnamenti


Cosa abbiamo imparato.


Primo: “Cavallo che corre non vede fiori”, ma: “Asino che cammina lento non arriva mai”. Vere tutte e due e con Massimo si è fatta una media. Io non ho visto nulla e non arrivavo mai. Lui è andato dove voleva e ha trovato tutte le fragole e i lamponi. Però li ha divisi con me, insomma alla fine pari e patta.


Secondo: i monaci di Camaldoli il liquore lo fanno loro e ha 48 gradi, quelli de La Verna lo hanno subappaltato ad un’anonima distilleria della bassa ravennate, e di gradi ne ha solo 40. A Camaldoli si mangia meglio, a La Verna ti serve una ragazzotta con una maglietta da rave party. In questo si misura una differenza di spiritualità.


A me pare che, onestamente, da questi cinque giorni non si sia riusciti ad estrarre altro. Oltre a quanto Massimo ha tirato fuori dai suoi piedi.




Giorno 1: Casa Portolani – San Paolo in Alpe


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Crinale, poi discesa al Corniolo, e risalita di un torrente sino a quota 1000. Strada forestale sino a San Paolo in Alpe. Da mezzogiorno alle nove di sera.



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La strana coppia in partenza da Forlì.



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I saluti paterni, Casa Portolani.



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Crinale.



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Ben protetti.


Giorno 2: San Paolo in Alpe – Camaldoli


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Giù sino alla diga, poi si costeggia il lago di Ridracoli sino a Ca di Sopra. Oltre quella, a sud sino alla Lama, poi si valica a 1200 metri. L’eremo di Camaldoli è poco sotto, altri 4 km e si arriva al convento dove si dorme nella foresteria.



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Breakfast at Daniela’s. Ci si vede una volta all’anno ed è sempre un piacere. Ca di sopra, Daniela e Massimo parlano degli ultimi sviluppi della crisi cubana.



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Lucio si sistema il copricapo arabo.



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Poca acqua quest’anno. Il lago di Ridracoli sembra un canyon.




Giorno 3: Camaldoli – Poggio della Forca


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Tre ore circa per arrivare a Badia Prataglia. Da lì il crinale verso sud che porta al Monte Penna.



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Davanti alla farmacia di Camaldoli, Massimo attende la distribuzione della dose quotidiana del liquore Laurus da 48 gradi. Armato.



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Lungo il sentiero.



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Meta giornaliera, tra Badia Prataglia e l’eremo di La Verna.




Giorno 4: Poggio della Forca – Rotta dei Cavalli


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Si continua il crinale verso il Monte Penna, lo si aggira e si arriva all’eremo de La Verna. Si piega verso est e poi nord, per prendere il crinale principale e il sentiero “00”.



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Vade retro.



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Vade avanti.



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Preparando la tenda, sotto il crinale.



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Tutto pronto, barriere anti-cinghiali innalzate.



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Tanto vento




Giorno 5: Poggio della Forca – San Piero in Bagno


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In mezzo al vento si continua sul crinale, poi si scende verso Bagno di Romagna lungo la strada dei Romei.



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La via dei Romei, al passo



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Verso San Piero in Bagno



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Il ritorno



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